lunedì 11 giugno 2012

Maria Antonietta ai fornelli #2# ft. fratellone





Avendo il pomeriggio libero io e mio fratello abbiamo deciso di provare una cheescake un pò particolare. Infatti alla classica philadelphia abbiamo deciso di utilizzare della semplicissima panna montata mischiata ad un vasetto di yougurt ai frutti di bosco, ma ovviamente potete scegliere il gusto che più vi aggrada!!! Vediamo gli ingredienti:
  • 300 g di biscotti secchi
  • 5 cucchiai di olio di semi
  • acqua q.b.
  • un vasetto di panna da montare
  • ciliegie q.b.
  • 1 vasetto di yougurt (nel nostro caso ai frutti di bosco)
  • albicocche
Iniziamo a polverizzare i biscotti secchi dentro un mixer (se non avete il mixer potere tranquillamente polverizzarli con un batticarne). Dopo ponete la polvere biscottosa dentro una ciotola capiente dove metterete i 5 cucchiai di olio di semi insieme ad acqua, quanto basta affinchè il composto risulti abbastanza compatto e non tenda a sbriciolare. Mettete il tutto dentro una tortiera che metterete in frigo per una mezzora.


Ora potete dedicarvi tranquillamente alla "crema" fresca che metteremo sopra la base biscottata. Prendete la vostra panna e montatela a neve.


Una volta aver constatato la fermezza della panna, procedete ponendo in essa il vasetto del vostro yougurt preferito nel nostro caso quello ai frutti di bosco.



E iniziate a mescolare il tutto con dei movimenti delicati dal basso verso l'alto per mantenere la fermezza del composto.


Una volta ottenuto il composto ponetelo in frigo e iniziate a tagliare le ciliegie o qualsaisi frutto voi decidiate di mettere dentro la "crema".


Mischiate i frutti tagliati con la "crema" precedentemente creata e mescolate per creare un composto omogeneo sempre dal basso verso l'alto.
Ora togliete la base biscottata dal frigo e versateci sopra il composto di panna, yougurt e ciliegie.


Iniziate a stendere la "crema" con un cucchiaio e poi per creare una superficie più liscia continuate con una spatola. Una volta costituita una superficie liscia e regolare iniziate a decorare la vostra cheesecake con i frutti che più vi piacciono. Noi in questo caso abbiamo utilizzato ciliegie e albicocche.

Spero che questo articolo vi sia stato utile e se provate a farla fatemi sapere!!!

Un bacione

Maria Antonietta :)














domenica 10 giugno 2012

I miei due libri del mese...

Non l'ho specificato nella presentazione ma la mia passione per la lettura ha trovato sboco nella realizzazione di una rassegna letteraria "Una notte nell'Isola che c'è" di cui sono organizzatrice e relatrice insieme ad una giovane scrittrice esordiente, Maria Thea Chiodino (molto presto una mia recensione sul suo libro "Vivere").
Questa rassegna letteraria che noi adoriamo con tutte noi stesse, ci fa trascorrere molto tempo durante tutto l'anno, a leggere libri di autori più o meno conosciuti, giovani e meno giovani, al fine poi di decidere quali invitare alle nostre presentazioni. Al momento non posso ancora farvi i nomi degli scrittori della rassegna 2012, ma posso dirvi quali sono i libri che leggerò in questo mese e che consiglio anche a voi.

  • "Nel tempo di mezzo " di Marcello Fois, candidato al Premio Strega e al Campiello.

 Vincenzo Chironi - sardo friulano, per molti anni figlio di nessuno - è un uomo che non dovrebbe neppure esistere, quando torna in una terra che pare esistere da sempre. Lì ricomincia a vivere, diventa se stesso, s'innamora dell'unica donna a lui proibita. Finché il tempo e gli eventi non incrineranno le vite di tutti, senza crudeltà, con precisione.
E mentre la Storia rotola dal tempo di mezzo a un tempo nuovo, mentre gli amori coniugali nascono e poi muoiono piano, senza far rumore, altre storie sono destinate a non finire, a buttare germogli chissà dove. A gettarsi, spiazzandoci, nel futuro.
 


  • "Olivia - La lista dei sogni possibili" di Paola Calvetti .

Inaspettati. Così sono tutti i doni degni di questo nome.
E del tutto inaspettato è l’inizio di questa storia con gli sguardi di due bambini che si sfiorano da lontano, troppo impegnati a fare i conti con il dolore degli adulti per potersi incontrare davvero. E che prosegue anni dopo, quando, a pochi giorni dal Natale, Olivia viene licenziata. O meglio: non viene licenziata perché, come molte sue coetanee, non è mai stata assunta; semplicemente, da precaria, perde il posto di lavoro e si ritrova più precaria e fragile di prima. Così, con la sola compagnia dello scatolone che ha dovuto portare via dall’ufficio, di una buona dose di malinconia e degli insostituibili stratagemmi che la nonna le ha insegnato per affrontare le difficoltà, Olivia si avvia per le strade della sua città. Trovato un riparo temporaneo ma insospettabilmente accogliente in un dimesso bar-tabacchi, scorre il suo curriculum pensando a tutto ciò che quelle pagine, nella loro pragmatica freddezza, tralasciano: gli incontri che l’hanno segnata, gli amori veri e quelli che credeva lo fossero, le persone che non ha fatto in tempo ad abbracciare. E le passioni, i sogni, i fallimenti, la forza dei desideri. In quel bar tabacchi, che con il passare delle ore si popola di personaggi buffi, matti, generosi e pedanti, sull’animo e sui pensieri di Olivia veglia la nonna mai scomparsa davvero dalla sua vita, capace di leggere i segnali segreti della felicità nelle scie di un aereo o nel verso di una poesia, di affidare alla nipote un piccolo appartamento “di salvataggio” e di averle regalato una Polaroid per strappare al tempo gli istanti più belli, complici ideali dell’inarrestabile e salvifica fantasia di Olivia. Tra le mura ospitali di quella provvisoria zattera di salvataggio e nonostante l’esordio di una giornata iniziata nel peggiore dei modi, Olivia sa che le cose migliori le succedono sempre quando ci rinuncia.
Nelle stesse ore, come in un film a montaggio alternato che costruisce un mosaico di coincidenze, irrompono tra le righe i passi di Diego. Anche per lui è un giorno speciale, forse l’alba di un nuovo inizio, che saprà offrire una tregua all’innominabile ferita che ha segnato la sua infanzia. Olivia e Diego non sanno di essersi sfiorati per tutta la vita e non ricordano nemmeno quello sguardo antico che ha reso le loro anime così solitarie e tanto simili. Fra loro vibrano le onde invisibili della serendipità, quella sensazione di euforia che si prova quando si scopre una cosa non cercata mentre se ne sta cercando un’altra. E se è vero che il destino segue regole invisibili, in quelle ore forse, il loro, di destino si sta organizzando in una bizzarra successione di eventi guidata dalla casualità.
Con un romanzo popolato di personaggi intensi e vitali, che racconta con delicatezza le fragilità più estreme – quelle dell’anima, dell’età, del lavoro e della sua mancanza – Paola Calvetti intona le note dolci e coraggiose di chi, anche quando piovono guai, sa scrutare nel cielo cercando uno squarcio di sereno pronto ad aprirsi.
Ci tengo a precisare che questa non è una recensione, bensì un consiglio. Appena li leggerò vi farò una descrizione accurata e sincera!!!
Voi avete già letto uno di questi libri?
Un bacio
Maria Antonietta :)
       
 

sabato 9 giugno 2012

Maria Antonietta ai fornelli # 1 #




Vi avevo detto che amo cucinare, ed è per questo che dedico il mio secondo articolo del blog proprio a quest'argomento.
Oggi vi parlerò di come ho realizzato le pagnotte che vedete in foto!!! L'impasto è molto semplice, ed è quello che realizzo quando voglio fare la pizza fatta in casa!!!
E' la prima volta che lo utilizzo per fare delle pagnotte ma ero talmente curiosa di vedere come usciva il pane che mi sono buttata nell'impresa!!! Vediamo tutti gli ingredienti che vi occorrono:

Ingredienti per 4  pagnotte o pizze  del diametro di 30 cm ciascuna
  • Farina 00 - 1 Kg più quella per stendere
  • 600 ml di acqua
  • 50 g di lievito di birra
  • 20 g di sale
  • 6 cucchiai di olio
  • 2 cucchiaini rasi di zucchero
Disponete la farina a fontana su di una spianatoia (o in una capiente bacinella) e formate un buco al centro. Prendete una ciotolina di vetro, versateci un bicchiere d'acqua tiepida, sbriciolatevi dentro i due cubetti di lievito di birra (o il lievito disidratato) e lo zucchero. Mescolate fino a fare sciogliere bene il tutto e inserite al centro della farina il composto d'acqua e lievito.

Ora, a parte, sciogliete 20 gr di sale in un altro bicchiere d'acqua tiepida; aggiungete l'olio e inseriteli nella farina.
Tenete vicino a voi un po’ di farina e la restante acqua tiepida, che integrerete nell’impasto mano a mano, fino a raggiungere la consistenza desiderata, che deve essere morbida ed elastica (a seconda della farina usata, potrebbe servirvi un po’ d'acqua in più o in meno).


Continuate ad impastare fino ad ottenere un impasto liscio e morbido ma consistente, con il quale formerete una palla che andrete ad adagiare in una capiente ciotola (ricordatevi che l’impasto raddoppierà il suo volume), adeguatamente spolverizzata di farina sul fondo.

Coprite la ciotola con un canovaccio pulito e riponetela in un luogo tiepido e lontano da correnti d’aria, come il forno spento di casa vostra.

Attendete che l‘impasto abbia raddoppiato il proprio volume (ci vorrà 1 ora - 1 ora e 1/2 ) e poi procedete alla stesura della pasta per la pizza o per fare delle morbidissime pagnotte come nel mio caso.

Fatemi sapere se ci provate e com'è il risultato!!!


Maria Antonietta




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