lunedì 29 ottobre 2012

Il Diario di bordo di "Una notte nell'isola che c'è"
 
E’ trascorsa solo una settimana da quando la seconda edizione di “Una notte nell’isola che c’è” si è conclusa per quest’anno, e in una sera di ottobre ci ritroviamo davanti ad una tastiera a scrivere i ricordi di questi ultimi mesi perché nonostante i soli sette giorni trascorsi già tutto il tram tra delle presentazioni ci manca. E’ una sensazione vitale, adrenalinica, pazzesca quella che proviamo ogni volta che presentiamo un libro e il relativo autore. “Quando parlate della rassegna vi si illuminano gli occhi, lo sapete?” ci ha detto una volta un noto giornalista, e forse è vero.

Quest’anno le presentazioni sono state cinque e benché gli autori siano completamente diversi per argomentazione, carattere, genere di scrittura, ciò che li accomuna è il fatto di essere persone valenti, oneste ed umanamente parlando eccezionali.

Abbiamo iniziato a Telti il 18 Agosto con la presentazione del libro “Clowntown”  dello scrittore Nick Mur in occasione della Sagra del Mirto, evento che da diciotto anni richiama in paese un numero elevato di turisti e isolani. E’ stata la prima presentazione con cui abbiamo potuto giocare molto scenicamente, il libro lo consentiva d'altronde: palloncini, bambini vestiti da pagliaccetti che anticipano la presentazione, un cartellone come scenografia e dei quadri di artiste locali, quali Eleonora Spanu, Liliana Pinducciu, Laura Sanna e Maura Azzena che con la loro arte hanno arricchito la piazza dando quel tocco in più che all’estetica non basta mai. Spettacolare la lettura a cura di Sonia Umanu che con arte recitativa ha reso ogni parola piena di significato ed emozione. Il libro “Clowntown” è senza commento: chi non l’ha letto è pregato di farlo perché merita.

Dopo lo stacco di un mese abbiamo iniziato la rassegna vera e propria anche se quest’anno il progetto è stato inserito come il primo di una serie di eventi per rilanciare la Biblioteca comunale di Olbia con il famoso scrittore Francesco Abate  e il suo libro “Chiedo scusa”. Il libro parla della sua malattia, una epatite che lo porterà al trapianto, ma mentre il lettore apre il libro nella convinzione di leggere la solita retorica dell’auto compatimento personale rimane stupito dall’ironia e talvolta dalla comicità disarmante con cui un argomento così serio viene trattato in termini di speranza e dimostrando che niente sia impossibile.
Una presentazione forte, sentita, che ha coinvolto molte persone chi curiose, chi partecipi con la malattia: ma il libro parla di speranza e di coraggio ed è questo che è fuoriuscito dalla serata.
Per noi ha esposto l’artista Quirina Ruiu, che oltre ad aver recentemente pubblicato una serie di poesie in gallurese e anche una bravissima pittrice autodidatta.

Il 22 settembre è arrivata poi la seconda presentazione, quella del libro “Passo a quattro mori” dell’esordiente e giovanissima Valentina Usala che ha stupito i presenti. Una gran folla ha ammirato non solo la presentazione, le letture, la musica ma anche le musiche a launeddas del bravissimo suonatore Jhonathan Della Marianna e il suo tamburettista Stefano Tatti per poi passare al ballo sardo del gruppo folk di Escalaplano arrivato da lontano per omaggiare la scrittrice. Una serata dove tradizioni, emozioni e sentimenti per una terra che si ha nel cuore ma che non si può vivere quotidianamente  ha preso il sopravvento, visto che questo è un libro che parla anche di immigrati sardi.

Il 13 Ottobre è stata la volta di Silvia Sanna la scrittrice del famosissimo caso editoriale “Cento giorni sull’isola dei cassintegrati” che è tornata con il suo ultimo libro “Una bomber”. Un libro divertente basato sullo sport maschile per eccellenza che la scrittrice tinge di rosa per raccontare il mondo delle donne a trecentosessanta gradi. Un libro che fa riflettere nonostante l’ironia disarmante della scrittrice che ha colpito tutto il pubblico per la sua semplicità, simpatia e umanità. La serata è trascorsa con una vera e propria chiacchierata dove tra racconti seri e forti della sua esperienza all’Asinara tra gli operai cassintegrati e certi invece più “leggeri” e spensierati su gaffe personali il pubblico ha riso e riflettuto sulla vera possibilità di realizzare i propri sogni.

E’arrivato poi il turno del professore Filippo Pace e il suo romanzo “La ballata della regina senza testa” il 20 Ottobre. Un libro dove sottoforma di fiaba lo scrittore in termini filosofici parla dei mali della società moderna: l’inutilità degli intellettuali, la disfatta del mondo accademico, l’impossibilità di raggiungere i propri sogni. La gioia e la spensieratezza di una regina senza testa, fisicamente e mentalmente, sono forse gli aspetti positivi che caratterizzano gli intellettuali atipici. Una presentazione definita da molti “unica” accompagnata dai quadri e dalle sculture dell’artista Antonio Dettori.

Insomma, anche la seconda edizione di “Una notte nell’isola che c’è” si è conclusa e come in tutto quello che facciamo abbiamo messo il cuore e la nostra passione in ogni parola detta, in ogni riga letta, in ogni canzone scelta e in ogni abbraccio che abbiamo dato e che ci è stato dato, perché come diciamo sempre, al di là dei libri, della nostra passione comune con il nostro pubblico, ciò che ci rende felici è di avere degli “amici” che ci seguono e che ci apprezzano e che cercheremo di non deludere mai.

Seconda stella a destra questo è il cammino … e noi siamo pronte a riprenderlo il cammino: SEMPRE!!!

 
L’isola che c’è

 
Maria Antonietta Azara

Maria Thea Chiodino
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